A seconda della problematica avvertita dal paziente, può essere utile ed indicato affiancare alla terapia manuale e all’approccio riabilitativo anche una terapia fisica, con il fine di accelerare o completare il processo di recupero di determinate affezioni. Le terapie fisiche, pertanto, vengono generalmente utilizzate esclusivamente come supplemento al trattamento, e non come “trattamento centrale” su cui si costruisce l’approccio fisioterapico.
Con “terapia fisica” s’intende l’utilizzo di particolari ausili e strumentazioni che, sfruttando i benefici che si possono ottenere da alcune energie fisiche come calore (esempi: fango, ghiaccio), luce (come il laser), elettricità, onde elettromagnetiche, ultrasuoni, etc., permettono di ottenere un’azione terapeutica in cui si ottiene un effetto antidolorifico / antinfiammatorio, decontratturante o di rinforzo muscolare, a seconda delle necessità, oltre che permettere di stimolare la riparazione e la rigenerazione dei tessuti.
Il nostro studio di fisioterapia è dotato di diverse moderne strumentazioni, tra cui:
Fra le terapie fisiche strumentali ricordiamo:
La tecar può quindi essere impiegata miratamente in diverse zone del corpo come mano, spalla, colonna vertebrale, ginocchio, caviglia e piede ma anche lungo muscoli contusi o affaticati, tanto da trovare un diffuso impiego per curare dolori da trauma e infiammazioni anche in ambito sportivo.
Benché le terapie fisiche strumentali possano rivelarsi un utile e prezioso completamento delle terapie manuali e riabilitative, non bisogna mai dimenticare che devono essere inserite correttamente in un programma di riabilitazione, dopo una precisa anamnesi del paziente.
Infatti, se in generale è vero che sono pressoché prive di effetti collaterali importanti, è anche vero che sono spesso controindicate in gravidanza, in presenza di neoplasie o di epilessia, e non adatte ai portatori di pacemaker.